« Si vene ‘o Mammone ». Storia, caratteristiche e funzioni di un rituale magico: la ninna nanna.

Auteurs

  • Giuliano Scala Aix-Marseille Université - Federico II di Napoli
  • Camilla Mastriani Università degli studi di Napoli Federico II

DOI :

https://doi.org/10.15203/ATeM_2025_1.11

Résumé

Nelle antiche civiltà della Magna Grecia, le ninna nanne erano considerate parte integrante della cura dei bambini: ad intonarle erano le madri, altre donne della famiglia oppure le nutrici, con lo scopo di calmare e indurre al sonno i neonati. Platone, ad esempio, racconta di come le madri, per far addormentare i propri figli, li muovessero tra le braccia e intonassero qualche melodia, quasi incantandoli. Queste nènie erano anche considerate un modo per proteggere i bambini da influenze negative e forze maligne durante il sonno: ne è un esempio il lamento di Danae, versificato da Simonide, nel quale la madre prova a distrarre il piccolo Perseo dai pericoli del mare al quale sono abbandonati, cullandolo e intimandogli di dormire. Circa due millenni dopo, nel XVI secolo, un altro poeta, Giovanni Battista Del Tufo, nel suo Ritratto delle grandezze, delizie e maraviglie della nobilissima città di Napoli, definisce le ninne nanne come il «modo del cantare de le nodrici napoletane nel connolare i putti per farli dormire ». Ancora, secoli dopo, nel 1979 è il cantautore partenopeo Pino Daniele a riprendere il genere attraverso il suo secondo album omonimo con la sua canzone « Ninnanàninnanoè ». Dall’antichità classica all’età moderna e contemporanea, le ninne nanne sono sopravvissute, si sono evolute, hanno cambiato idioma e tuttavia sembrano aver conservato numerose delle loro ancestrali caratteristiche. Tra queste, ad esempio, sembrano riconoscersi, quasi come costanti, un clima "magico" e un valore apotropaico, e verrebbe da chiedersi se tale aspetto possa essere considerato come valore fondante e caratterizzante di questo genere di canzone. Il presente lavoro, nato da una collaborazione tra due discipline (Filologia classica e Sociologia della musica), si propone di portare avanti un'indagine storico-letteraria sul tema attraverso uno studio diacronico delle fonti che tramandano, in maniera diretta o indiretta, quanto può essere ascritto al genere "ninna nanna" nel bacino mediterraneo, dalla Grecia antica alle sue colonie nel meridione italiano, con particolare attenzione, infine, a quelle sviluppatesi nell’area partenopea. 

Téléchargements

Publiée

2025-01-30

Numéro

Rubrique

Articles II : faits et perspectives